Dal 31 marzo al 27 aprile 2019
Joe Mcnally
Shooting Art
A distanza di undici anni da The moment it clicks, prima mostra personale italiana dedicata dalla Fondazione Bandera a Joe McNally, le immagini di uno tra i più influenti fotografi statunitensi riconosciuto quale importante protagonista della scena fotografica internazionale, tornano ad essere proposte al pubblico nell’ambito della 8° edizione del Festival Fotografico Europeo.
Delle 80 fotografie presentate nel 2008 sono state selezionate esclusivamente una serie di ritratti realizzati da McNally a personaggi appartenenti al mondo delle arti. Immagini nelle quali oltre ai soggetti rappresentati, diventano similmente protagonisti, architettura, musica, pittura, scultura, poesia, danza e cinema.
Shooting art è infatti il titolo scelto dai curatori per definire un percorso espositivo articolato intorno ad una serie di scatti significativamente chiamati dal fotografo statunitense Icons, quasi a ricordare quanto afferma Philippe Dubois nel saggio L’atto fotografico: […] la foto non è solamente un’immagine (il prodotto di una tecnica e di un’azione, il risultato di un fare e di un saper fare, un’immagine di carta che si guarda semplicemente nella sua chiusura di oggetto finito), è anche, anzitutto, un vero atto iconico […]
Joe McNally è descritto dall’American Photo Magazine come uno tra i più versatili fotogiornalisti ed è considerato tra le cento persone più importanti del panorama fotografico internazionale. E’ stato inserito da KODAK nell’archivio Legends Online, mentre NIKON gli ha reso onore includendolo nella prestigiosa lista dei fotografi conosciuti come Leggende dietro le lenti. Mc Nally ha ricevuto il premio Alfred Eisenstaedt for Outstanding Magazine Photography ed è stato premiato anche da Communication Arts, Applied Arts, Photo District News, Pictures of the Year, American Photo, The World Press Photo Foundation, The Art Directors Club and Graphis. Uno dei più rilevanti progetti su larga scala di McNally è stato Faces of Ground Zero – Giant Polaroid Collection, documentario per immagini sugli eroi e i sopravvissuti di 9/11, presto diventato uno dei più importanti e significativi contributi di un artista alla tragedia del World TradeCenter.
Ha realizzato decine di copertine per National Geographic, LIFE e Sport Illustrated e ha partecipato alla realizzazione del primo grande documentario fotografico digitale sull’Aviazione Usa. Attualemente è stato inserito fra i cinque maggiori socially infuential photographers e in generale fra i venti migliori fotografi influencer vincendo nel 2015 il premio PMDA come miglior fotografo dell’anno.